mercoledì 2 gennaio 2019

Nessuno riceverà questo messaggio.

Nessuno riceverà questo messaggio.
é una forma di espressione che intendo esplorare adesso. Siamo tutti bravi a scrivere senza senso...intendo portarmi in prima persona difronte a me stesso. E correggermi. Voglio migliorare, fratello o sorella o come altri vi chiamate voi, rare persone che leggeranno testo e parole. E' mio timore questo di muovermi in silenzio. Intendo strappargli parole. Energia mi governa, adesso vado avanti,...anche se meglio sarebbe stato l'antico e sano gesto! Potrei scegliere di disattivare e iniziare a percorrere il discorso vita,oppure riprendere l'argomento.
Potrei e vorrei, l'unica ragione è che non siamo soli...il silenzio ci governa nelle notti oscure!
E il tempo!
Mi conosci, sai come sono fatto...Farei meglio a fare finta di non poter distinguere le differenze... Sembra che vada sempre tutto bene!!
dice mezz'ora ma il dubbio rimane!
Ci sono ed esistono i metodi per poter aprire e aprirsi agli altri...è il rapporto. Si fa anche così. Scrivendo. Come facevano tutti...come lo facciamo tutti...E i collegamenti saranno perpetui poichè rendiamo partecipi gli altri di ciò che possediamo. La conoscenza.
Nessuno penso possa capire il nesso tra il poco che voglio dire e quello che scrivo...allora non potete conoscermi. Ho scoperto. Io mi scopro...non mi vergogno della mia conoscenza di me. Lo so cosa voglio e se o faccio ha un senso...non è un rapporto! E' il rapporto
...Spiego meglio quando non so cosa dire...Silenzio. Energia e vita.
E se si appassisce è perchè ci sarà sempre qualcuno o qualcosa a ricordartelo. Lavoriamo noi per poterci vivere. E se ci piace, lei, la vita...non la sprechiamo.
La usiamo...Il riposo è legittimo.
Ma Quando ci vuole ci vuole!
Soo i pensieri di uno che pensa all'alba per potersi alzare ancora e poi se ne dimentica. E riposo.
Ve lo dicevo io che sarebbe stato difficile... Perchè rileggerete...perchè non si può spiegare tutto; chiamatemi come vi pare ma non chiedetemi oltre l'anima il resto!
Semplicemente salvatore.


Repost from My Facebook (02/gennaio/2012)

giovedì 29 novembre 2018

Lettera del nipote

Avevi ragione nella tua timidezza davanti a "cammera". 
Cercavi di mostrare solo il tuo lato migliore.
Il tuo 3/4 sinistro.
Lo stesso che sicuramente lo fece innamorare di te quel "gran bell'uomo", sedicenne, di mio nonno.
Eri di Fiumefreddo, piantavate le patate.
Lui raccontava la sua versione, tu la tua, mai congruenti.
Solo una era la "congruenza" nelle vostre versioni.
Il primo sguardo.
...
Ti invidio. Vi invidio.
...
Perché fu ceppo di molti altri "primi sguardi".
E v'amo, e v'odio.
Perché, ignorante del tempo, non ho potuto chiedervi nient'altro che l'ovvio.
E non potrò fare altro che tenere cari i vostri ultimi lucidi consigli.

I tuoi, Giuseppinuzza Cavallera.



Sta Tranquilla, ho mangiato!

E, andrò piano, si, e tornerò presto a casa...amore mio

sabato 8 luglio 2017

A cosa serve?

Lo riconoscete vero?
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita lo ha visto sicuramente!
C'è chi lo chiama cameriere, chi più professionalmente operatore di sala, comis, portapiatti, maitre...chi giovane!
Bene. Per me, che non ho mai fatto "scuola" mirata alla professione ma, essendo che pratico questo mestiere da dodici anni, il termine con il quale piace presentarmi è inserviente.

inserviènte s. m. e f. [dal lat. inserviens -entis, part. pres. di inservire «servire»]. – 1. Chi è addetto alla pulizia o in genere ai lavori più pesanti o umili in istituti, uffici, ospedali, ecc. 2. Chierico o laico che serve il sacerdote durante le funzioni; con questa accezione, la parola è ormai rara ed è stata sostituita, nel linguaggio liturgico, da ministro
(da sito: http://www.treccani.it/vocabolario/inserviente/ )

E' uno dei lavori più "sfruttato" da chi per varie necessità ha bisogno di arrotondare uno stipendio o magari pagarsi gli studi, ma c'è anche chi gli dedica la vita e s'impegna a garantire al meglio il suo servizio a clienti e, soprattutto, proprietari.
La mia esperienza mi ha fatto capire innanzitutto che non è un lavoro per tutti. Si ha da fare con il pubblico e una cosa che consiglio spassionatamente è un bel corso di psicologia applicata!
Ripeto che io non ho mai frequentato un istituto alberghiero, quello che scrivo lo baso sugli anni nei quali ho svolto molte volte codesta mansione.
Passo infatti dai consigli "professionali" ai consigli per chi usufruisce di questa figura. i già citati e fondamentali clienti e proprietari, ma anche il resto dello staff che fa parte della categoria ricettiva.
Spassionatamente e brevemente.
Cliente: chiunque voi siate sappiate che il signore/signora (signorino/ina) con la camicia biana e l'andamento da pinguino è li al vostro servizio per garantirvi un regolare o possibilmente uno straordinario servizio che sia per voi più che soddisfacente. C'è chi lo fa bene, chi meglio e chi peggio, ma ciò non toglie che dobbiate rispettare il "ragazzo/a" e, visto che forse non lo sapete, la mancia è uno dei gesti di gratitudine più apprezzati dai camerieri. In Italia non sono previste, non si danno ma, sostanzialmente, meglio così ( almeno non ce le tassano). 
P.S.: ricordatevi che lui/lei vi serve.
Proprietari (e resto dello staff): non esiste lavoratore più efficace di un lavoratore contento, che sorride e che magari si sente pure a casa, la squadra vincente è affiatata e i clienti andranno via sempre più soddisfatti se garantite un servizio lindo ed efficiente. Remunerate a dovere i vostri operatori e non sfruttateli come se foste dei negrieri. La schiavitù pensavo fosse stata abolita.
P.S.: ricordatevi che lui/lei vi serve

Chiudo qui e vi saluto calorosamente.
Ben ritrovati
Vostro Salvatore.

giovedì 7 luglio 2011

OSSERVATE.......E POI DITEMI SE CREDETE ANCORA ALLA GIUSTIZIA E AI NOSTRI GOVERNI


Riflessione su l'11 settembre


L’11 settembre 2001 era un giorno come tutti gli altri in cui il mondo iniziava sin dal mattino il suo ritmo giornaliero, chi portava i figli a scuola, chi andava a lavoro, chi rimaneva a dormire perché aveva lavorato la notte; ad un certo punto tutto si blocca, il mondo si ferma davanti gli schermi dei televisori; su ogni canale c’era un’edizione speciale dei telegiornali che trasmetteva la stessa cosa… l’attacco alle Torri gemelle di New York…
Le Torri colpite eruttano fuoco e fiamme, gli occhi delle persone mostrano stupore ed incredulità; quando le Torri crollano siamo tutti davanti il televisore per guardare, sorpresi, quelle macerie fumanti seppellire milioni di persone.
Ci siamo posti tutti mille domande sull’accaduto, ci siamo chiesti chi ha fatto ciò ma soprattutto il perché; nessuno si è esonerato dall’affrontare questo problema; ora a distanza di anni iniziano a fiorire alcune verità.
Ho visto più di un video riguardante quell’avvenimento, uno più incredibile dell’altro in cui fuoriesce un’unica cosa sconvolgente… a fare ciò che è stato definito “attacco terroristico” non sono stati gli islamici, come si dice nella versione ufficiale, bensì gli americani stessi.
In questi filmati vengono mostrate numerose prove tra cui documenti del governo americano, scene prese a rallentatore relative al crollo delle torri e all’attacco fatto al pentagono, prove scientifiche e molto altro che non lasciano dubbi né sulla falsità creata dagli USA intorno all’evento, nè del perché… ottenere così i propri scopi politici-economici senza problemi perchè protetti da un’immunità donata dalla rivendicazione antiterroristica.