mercoledì 30 marzo 2011

Ho messo via...


Forse si...con un po di ritardo...ma l'ho fatto perchè dovevo e non vedevo soluzioni migliori.

Mi dispiace miei cari, non mi va di parlarne...ma voglio comunque comunicare un qualcosa stasera.




Che cos'è il dubbio?

Io stesso non riesco a dargli una precisa spiegazione, ma conosco gli effetti e, dopo un minimo di esperienza, ho anche capito che può rivelarsi importante (se non fondamentale) per tutto; per le scelte, per le persone, per la vita.
E' come se fosse l'unico mezzo di critica capaci ad avvicinarsi al vero. Ma a questo punto mi chiedo io...non sarebbe meglio, il tanto delle volte, effettuare la verifica?
No...perchè di mezzo è in agguato la paura di sbagliare comunque.
E quindi si comincia a navigare nell'oceano delle paranoie, nel limbo dei perchè...nella follia della disperazione, in alcuni casi!

Ne vale la pena?

Per me quello che realmente conta di più oggi come oggi è la chiarezza in tutto...un po ridicolo visto i tempi che corrono...ma l'utopica mente mia abbatte questo invisibile limite che è la realtà dei fatti e viaggia nell'antico medioevo dell'onore e del rispetto reciproco!
Sarò strano...ma sono queste le cose per il quale delle volte perdo il sonno...ed è il minimo, ve lo assicuro.

Se poi mi riduco a scriverlo qui è proprio perchè vorrei trovare pure uno stronzo, almeno una volta, sconosciuto sarebbe ancora meglio, che mi dice...occhio che stai sbagliando così.

Ma tanto è sempre stato così...e così sono sicuro morirà.
La mia così facile apertura potrebbe comunque trattarsi della mia maschera...e forse mai saprete cosa veramente mi passa adesso per la testa...e mi diverte sta cosa.

Miei cari...vi lascio con il DUBBIO.

TURI

domenica 20 marzo 2011

IL TERRORE


Cos'è la cosa che vi fa più terrore?


Adesso, In questo istante. Rifletteteci...!



Un attimo ancora e poi vi dico cos'è la cosa che più mi spaventa.

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L'assenza di EMOZIONI.

Inizio a riflettere sul perché di ciò (tante volte credo sia solo una mia paranoia folle e che sia io a non avvertire nessun sussulto emozionale) e la cosa che mi spaventa sono le risposte che ottengo. 
Sono, delle volte, così stupide e banali, da sembrare scontate. 
Peggio è la prima reazione che può verificarsi a tale carenza. 
Ho distinto due fasi preoccupanti:


Il disinteresse al problema e (ancora peggio) l'accanimento su di esso.



La politica della comunicazione (volta a dividere e creare sempre più opinioni e opinionisti che peggiorano il problema), la caccia alla felicità (sostanzialmente tradotta in emigrati e immigrati, sconvolti dallo scarso valore delle politiche di appartenenza) , ai sogni importati nelle nostri menti, la guerra, e la terra.



In quest'epoca che azzardo a definire *megadinamica* ormai non riusciamo più a provare le emozioni basilari (terrore, paura, amore, ecc.) 
E niente più. 
Si ferma li l'emozione, su di un'immagine o un video, in un'intervista o una pagina di giornale, su di uno stupido blog o altri stimoli esterni, e poi, per quieto vivere...si dimentica. Come se quella nozione non fosse mai esistita.

Ancora mi ostino a cercare di capacitarmi di ciò e creare un dibattito sul tema, ma devo riconoscere che il tema EMOZIONE è trattabile solo in un'altra dimensione, totalmente sconosciuta ma disponibile a tutti, sotto forma di un dipinto o altro metodo di espressione d'ARTE.


giovedì 17 marzo 2011

Datemi un consiglio!...pare vero!...




Sto affrontando un tema alquanto interessante da rivisitare...l'acqua.
In occasione della mostra che l'associazione culturale "apertamente" prevede per la fine di maggio sto elaborando un'idea...e siccome ho alcuni dubbi sul come rendere più chiaro, in termini cromatici, il messaggio che voglio trasmettere pensavo d'interpellare i lettori per decidere insieme su questo particolare punto in cui ho un bel dubbio!...
Mi piacciono tutti e tre a me, ma volevo sceglierne 1 da presentare alla mostra.
Se volete ulteriori notizie sull'idea, sulla mostra o su se sono pazzo o no basta commentare.
Ringrazio in anticipo tutti...in particolare V.R.
ciao Turi



domenica 13 marzo 2011

E pensare che..


Tante volte ci chiediamo com'è che non cambiano mai le cose...perché si parla sempre di cambiamenti, di riforme, di rivoluzioni, ma poi tocca affontare la triste e piatta realtà di tutti i giorni e diviene quasi sempre più difficile crearsi nuovi obiettivi, specialmente se durante il nostro percorso terrestre riceviamo un sacco di delusioni...!
Ma è davvero così utopico un mondo migliore?
E pensare che si guardava al 2000 come il millennio della svolta...addirittura le auto che volavano...ma che ce ne saremmo fatti mi chiedo?
Le gare sul lago?...già mi vedo le pattuglie d'aria che te fermano a sentire se hai bevuto per ritirarti la patente!
Mah!...2011 e sembra che stiamo lentamente regredendo verso gli anni '20...ma è anche giusto così visto che i discorsi per il futuro parlano solo di fine del mondo!
AHH...e davvero così sarà...soprattutto quando cominceranno ad arrivarvi le sanzioni europee e mondiali che abbiamo allegramente rettificato senza perseguire nessun risultato di quelli proposti...


E poi si che possiamo applicare tutto
quello che fino ad oggi il nostro capo del
governo ci ha insegnato...belle e grasse risate condite con un po di botox e ricerca dell'eterna giovinezza...tra le macerie ormai annunciate di una natura ormai stanca di noi e che altro non aspetta che l'estinzione della razza che potrebbe compromettere l'esistenza del pianeta più bello dell'universo!


Con tristezza
Turi

sabato 12 marzo 2011

Violenza, che brutta parola.

"Quando un americano toglie la vita a un altro americano senza che sia necessario, sia che venga fatto in nome della legge, sia che venga fatto contro la legge, da un uomo solo o da una banda, a sangue freddo o in preda al furore, in un attacco di violenza o in risposta alla violenza, quando strappiamo il tessuto della vita che l’altro ha faticosamente o anche goffamente creato per sé e per i propri figli, quando facciamo questo, l’intera nazione è degradata. 
Eppure sembriamo tollerare un crescente livello di violenza, che ignora l’umanità che ci accomuna e insieme le nostre pretese di civiltà. Troppo spesso rendiamo onore alla spavalderia, alla prepotenza e a chi esercita la forza. Troppo spesso scusiamo coloro che sono disposti a costruire la propria vita sui sogni infranti di altri esseri umani. 

Ma una cosa è chiara: la violenza genera violenza". 


Robert F. Kennedy, Cleveland, 5 aprile 1968.

Test...quanto tira un pelo di **** in un blog!



Oggi ho intenzione di farlo io un test.
volevo verificare quanto sia vero che tira di più un pelo di (diciamo gnocca) rispetto ad un carro di buoi!
E' un esperimento che spero mi dia determinati risultati...vorrei cercare di farvi carpire a tutti quanti cos'è questo blog...è uno spazio d'idee...e il nostro in particolare vuole cogliere quei discorsi che talvolta nascono spontaneamente su vicende più o meno interessanti in un normale incontro fra amici...e quindi fare in modo che nasca uno scambio di opinioni...così...tanto per allargare i nostri sempre più ampi orizzonti...!
Spero funzioni almeno così..."sfruttando" il dono più bello e più caro che ci è stato donato come se fosse una esca per suscitare interesse su qualsiasi banale stronzata...
E scusate se a volte parlo in modo colorito o non troppo chiaro.
Mi è come balzata in testa questa idea, possiamo anche dire cretina, grazie a tutto quello che ci circonda...tutto...da internet, ai giornali, alla tv...per non parlare della pubblicità...dove ormai si sono abbattute tutte le barriere del pudore e del subliminale...e ho deciso d'importarla così...per scherzo all'interno di questo blog...e spero susciti idee a riguardo.
A questo punto vi state chiedendo dov'è la gnocca...u pilu...?
mmm...ho l'imbarazzo della scelta...
Divertitevi.
Turi

venerdì 11 marzo 2011

...e so soddisfazioni!

Non mi piace per niente dare un'impronta politica ad ogni mia azione...o almeno che ogni mio pensiero sia targato da qualche stupido simbolino dove stupidi elettori ancora oggi non capiscono che per votare dopo la x sul preferito tra i bollini non c'è bisogno della firma!...
Voglio parlare di un'argomento molto caro agli italiani...
IL CALCIO
Ancora oggi mi chiedo che cosa faremmo noi se dall'olimpo non fosse mai caduta quella sfera che ispira tanto un bel calcione di punta e poi di nuovo a rincorrerlo per un altro calcio...che gioco!....(idiota per certi versi, ma lo amo, lo pratico...praticavo, e tifo...)
E si miei cari, ho i miei pregi e difetti e una passione che racchiude in se le due parti discordanti dello sport italiano per eccellenza...l'Inter(nazionale).
E so soddisfazioni...e si!
O almeno lo so state fino ad oggi...va a scoprì che accadrà prima o poi visto le nuove norme regolamentari che verranno giustamente introdotte.
Posso intanto dire che quello che ho visto fino ad oggi in questa squadra è stato il formarsi pian pianino, dopo anni di sofferenze, il formarsi di un gruppo di professionisti con l'obiettivo comune di vincere, e vincere in campo tutti i titoli più blasonati al mondo a livello di club.
Un'annata quella passata che ha cancellato per sempre le lacrime di un fenomeno per un fallimento epocale sostituendole con l'immagine del capitano dei capitani che alza per ben 5...5 volte al cielo i trofei rincorsi per una vita!
E noi...popolo nerazzurro...sparso in tutti i quattro angoli della terra che per anni abbiamo sofferto i nostri cugini, i nostri nemici di sempre abbiamo per la prima volta nella storia salutato tutti con la manina che ricorda il totale di "tituli" aggiudicati...!
So queste e piccole soddisfazioni della vita! :D
E sono ingordo di vittorie...voglio al più presto la seconda stellina sul petto per poter levare l'unico privilegio che resta ai nostri cari giovani amici bianconeri...già godo!
Non esitate a commentare...se ne avete il coraggio!

giovedì 10 marzo 2011

SI FA QUEL CHE SI PUO' (o che si vuol)

Si tratta di una frase usata molto spesso per descrivere, anche se modestamente, tutte quelle "piccole" azioni che ognuno di noi compie per modificare, sconvolgere o solo creare un qualcosa.
Qualcosa di nuovo, che mai si era pensato di dover affrontare, ma quando in una normalissima sera bagnata di vino e affumicata da un caloroso camino scoppiettante nella testa di tre semplici ragazzi parte un'idea è li che si sente che c'è bisogno di agire.
E allora si comincia a fare politica, sana o insana che sia, e si scopre che in ognuno di noi è nascosta una voglia, un'idea, sarà ripetitivo, ma un "qualcosa" di cui ne abbiamo tanto bisogno ma che per svariati motivi non esponiamo mai al parere della gente.
Non è paura.
Di cos'altro dovremmo avere paura in questo mondo avviato verso la sua autodistruzione??
Ma è rassegnazione alle continue delusioni che ci vengono lasciate in eredità da chiunque prima di noi ha intrapreso la strada del ribelle, del rivoluzionario...ormai targati come terroristi...in un epoca che confrontata con il periodo buio della rivoluzione francese sconvolgerebbe anche lo stesso Roberspierre!
Ma almeno lui ci mise la testa, ed è un'esempio da seguire.
Il mio motto è sempre stato: meglio pentirsi di un "qualcosa" fatto e sbagliato che di un'inutile rinuncia all'azione!
E già il fatto di aver cominciato, anche così...per gioco, questa interessante avventura nelle idee utopiche della gente mi farà stare bene con la coscienza.
Non sono un'esperto di blog...ma si può sempre imparare...per il momento sfrutto questo mezzo fantastico quasi come un diario dove spero di ritrovare un giorno un parlamento pari, anzi sicuramente migliore di quello che oggi tra 'na trombata e 'na tirata fa finta di governarci.
un caloroso abbraccio a tutti i lettori.
Turi

mercoledì 9 marzo 2011