Pagine di un calabrese sul lago


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Premessa


Ovviemente premetto che, anche se l'avete appena letto non sarà l'unico errore che troverete, oltre a questo che non sono sicuro come finirà questa storia...
non parlerò e non farò una bibbliografia...ma ho intenzione di regalare un po di pagine del presente, così...giorni in cui avrò da dirvi...giorni in cui potrei essere assente...si, un diario, và!
Dove non pretendo il commento, dove non voglio sentir critiche su come si svilupperanno queste semplici e inutili pagine...
Si, mi piace partire con lo spirito giusto, ottimismo a colazione è quello che ci vuole, ma siccome ho imparato a mie spese che la fortuna mia è non credere nella buona sorte,mi ritengo già soddisfatto di aver concluso questa prima pagina di premessa.


Per ora questa mi è permessa!


 
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From old post in this blog. 

06/04/2011

(Sintesi delirio) 

 

E si ragazzi...ragazze, donne, bambini, uomini, gay, trans...chi cazzo siete siete non me ne frega più un caiser!

M'è partito il click stavolta e, al posto di cercare di farmi capire spiattellando colori a caso su una tela o cercando di creare qualcosa che sia alla portata di tutti, traballando sulla sottile linea che mi separa tra follia e la follia ho deciso che stavolta parto...!

Dove?...e che minchia ne so io! Dove porta un sottomarino giallo?...Dove porta un aereo arancione?...Dove porta un treno imbrattato?...Dove ti porta quello scassone bruciafossili?...Dove?

Io ho i miei mezzi...ho le mie stazioni, conosco bene le fermate già superate...ma non capivo (e non capisco ancora se è davvero possibile questo) come mai da qualche tempo mi ero, come dire...quasi un barbone, per dirla tutta...fermo in questa stazione in cerca di un qualsiasi mezzo per poter cambiare finalmente aria.

[...]

Non posso, somaro come sono, ricadere due volte nella stessa buca...anche se in alcuni casi la mia fottuta intelligenza me l'ha piazzato per benino nel deretano ogni qualvolta servisse...e ripeto FOTTUTA.
Ma ho scoperto un mondo prima, sfiorando le pareti del mio non più giaciglio del sonno, la realtà!

E non mi fa paura, non mi fa incazzare, non mi fa impazzire, non mi fa amare...ma non ripeto AMARE.

La fine di Narciso mi sconvolse già all'innocente età di una quindicina d'anni fa...e mi lasciò perplesso per la stupidità!
Intendiamoci intenditori...perchè quel cretino si era innammorato di un riflesso?...del suo riflesso?...era gay?...mmm..può darsi..visto che la gnocca che gli passava l'olimpo se la faceva fottere da PAN...Ma basta cojoneggià!...Basta...

Mo me so stufato...

Io con il mio riflesso ancora ci litigo...perchè non siamo uguali...perchè uno vuole x e un'altro y...
uno è bianco e uno è nero, uno è nazista, l'altro cinese...uno è paesano, l'altro cittadino del mondo,
uno si chiama ego e l'altro...l'altro non l'ho ancora mai conosciuto...

E sono qui, eee già...ancora qui...fermo...almeno per quanto riguarda il 43% della mia massa corporea...ma i miei 21 grammi non vogliono per il momento calmarsi e decidere che adesso è veramente tardi...che la notte non è per tutti...che la notte serve per dormire...che..che...eccheccazzo...
Mo basta...adesso decido io...è da ieri che su sto binario è annunciato un mezzo che vuole partire, ma che voleva quanto più coinvolgere qualcosa e qualcuno...e fortunatamente la "provvidenza" ha mandato alcuni arcangeli a scaldarmi in queste notti di fumate d'egitto con un minimo..dico minimo perchè forse vi sottovaluto...di comprensione verso le mie stronzate "giornaliere"...e aspettano con me forse per salutarmi con un fazzoletto bianco...o poeticamente lasciandomi un fiore...!

PARTO.

Di testa ce so già passato...era 5-6 stazioni fa...adesso pure il resto.

A piedi me sa...forse faccio il dito... speriamo quello giusto, e cantando fin quando avrò voce...e vedrò quello che voglio, e non degnerò di uno sguardo ciò che non mi interessa...mi evolverò per l'ennesima volta, e speriamo sia l'ultima...di questa pallosa corsa ad ostacoli...mmm...già usata...a me piace più definirla come una linea...sottile...invisibile... quasi come una strada che seguiamo istintivamente.
E ci accorgiamo di aver perso la strada solo quando siamo capaci di ammettere che in verità in quella dannata circostanza magari era meglio cambiare direzione...cominciamo ad accusare il dolore...astar male...a rimpiangere la strada perduta...e dimentichiamo come dei fessacchiotti quella linea che chissà per quale assurdo miracolo sembra sempre continuare...avanti...imperterrita...EGOistica!

E se non siamo bravi nel voltare le spalle a quel pezzo di cuore perso in quell'errore rischiamo di prendere in faccia una teoria di vita basata sul rimpianto e sul come correggere...correggere?

Ma come si fa?...Non si può miei cari... bisogna farci una bella spurgata..una bella cacata...pensarci su seriamente...tirare le somme e le valutazioni...spaccare un po di facce, pisciare in qualche brodo, e fabbricare saponette con il grasso umano.

E rivendergliele.

Turi...che non corre come Lola solo perchè zoppica!


                                                          
pagina 3

Salvatore Cristofaro

3 dicembre 2012 alle ore 16:59 · Bracciano

(fonte- Ricordi Diario Facebook)


...le anime sono quelle impronte lasciate sui vetri appannati...non bisogna ricordare solo chi è stato o perchè l'ha fatto, ma bisogna guardare oltre, in quella breccia che hanno aperto, il mondo che ci hanno regalato e che si nasconde dietro un respiro!...


                                                                                                                                           

to be continued...

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